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Con quali maschere il soggetto autobiografico si mette in scena per raccontare la propria vita? Quali panni sceglie di indossare per raffigurarsi nello sviluppo della diegesi? Su quale scenario l'io narrante colloca le azioni dell'io narrato e mediante quali strategie narrative costruisce la propria identità letteraria? Ritagliando uno spazio nel panorama letterario settecentesco italiano, la presente indagine si concentra sulle scritture autobiografiche di Giambattista Vico, Pietro Giannone e Antonio Genovesi, redatte nell'arco di un trentennio e legate all'ambiente culturale partenopeo, per tracciare le caratteristiche della loro ego-grafia, intesa come la reinterpretazione narrativa che l'io realizza del proprio vissuto. Alla luce del contesto cronotopografico in cui il soggetto agisce, si analizzano da varie angolazioni interpretative le modalità discorsive con cui, in un rapporto dialettico tra realtà e sua rielaborazione fittizia, l'io autobiografico attua la sua autopoiesi.